Il Sindacato UNAL fà chiarezza sull’argomento, in quanto tanti tuttologi inesperti in materia dicono su questo di tutto e di più.
mercoledì 16 ottobre 2024
Le guardie giurate sui treni ed altri mezzi pubblici, ecco come devono portare le armi.
Per l’art. 33 del DPR 753/1980:”Fermo restando quanto stabilito dalle vigenti leggi in materia di detenzione di armi nonché di tutela dell’ordine democratico e della sicurezza pubblica, è vietato portare con sé sui treni e nei veicoli armi da fuoco cariche e non smontate. Le munizioni di dotazione devono essere tenute negli appositi contenitori e accuratamente custodite.
Il divieto di cui al comma precedente non è applicabile agli agenti della forza pubblica nonché agli addetti alla sorveglianza in ambito ferroviario.”
Questa disposizione è stata recepita dai regolamenti di Trenitalia ed altre aziende di trasporto pubblico come l’ATAC.
In sostanza significa che una guardia giurata che finisca il lavoro avrà sempre il porto d’armi ma – come un qualsiasi privato cittadino con porto d’armi ma – a differenza dei carabinieri ad esempio – se per tornare a casa deve prendere il treno dovrà smontare la propria arma e portare a parte le cartucce.
mercoledì 31 maggio 2023
Vigilanza privata e servizi di sicurezza: arriva l'accordo e che accordo, dopo sette anni.
Soddisfazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs "per un rinnovo contrattuale che dopo 7 anni chiude la lunga vertenza, assicura aumenti salariali significativi e miglioramenti normativi"
finalmente rinnovo contrattuale per gli oltre 100.000 addetti della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza. Al termine di una lunga sessione negoziale, dopo diverse iniziative di mobilitazione sindacale e scioperi, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi hanno siglato l’ipotesi di accordo sul nuovo contratto nazionale, ora sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori e degli organismi associativi.
L’intesa triennale decorre dal 1° giugno 2023 e resterà in vigore fino al 31 maggio 2026.
Sulla parte economica l’ipotesi di accordo definisce un aumento a regime di 140 euro per il IV Livello GPG e per il Livello D dei Servizi Fiduciari. L’incremento retributivo sarà erogato in 5 tranche: 50 € con la retribuzione del mese di giugno 2023; 25 euro con la retribuzione del mese di giugno 2024; 25 euro con la retribuzione del mese di giugno 2025; 20 € con la retribuzione del mese di dicembre 2025; 20 euro con la retribuzione del mese di aprile 2026. Per la vacanza contrattuale alle Guardie Particolari Giurate sarà riconosciuto un importo a titolo di una tantum di 400 euro.
L’intesa interviene anche sul sistema di classificazione; dal 1° giugno 2023 la progressione dei livelli della GPG passerà dagli attuali 24 mesi di permanenza del 6° e 5° livello a 18 mesi, con una riduzione di 12 mesi complessivi rispetto al raggiungimento del IV livello. L’intervento anche sui livelli di ingresso; dal 1° giugno 2023 viene eliminato il livello F dei servizi di sicurezza; il Livello E sarà il nuovo livello di ingresso per la durata di 18 mesi, trascorsi i quali i lavoratori passeranno al livello D, con una riduzione complessiva di 6 mesi per il raggiungimento di detto livello.
Sulla parte normativa l’intesa interviene su: sfera di applicazione, attività sindacale; tutele della genitorialità, bilateralità; periodo di prova; salute e sicurezza; permessi e congedi; previdenza integrativa; assistenza sanitaria integrativa; cambio di appalto. Il testo relativo alla “contrattazione di secondo livello” sarà oggetto di analisi per la stesura condivisa al momento della scrittura del testo finale del contratto collettivo.
Le parti concordano di consolidare i parametri attualmente acquisiti e di condividere un percorso di negoziazione anche attraverso la creazione di tavoli tecnici che considerino le dinamiche macroeconomiche e inflazionistiche. Previsti incontri con periodicità semestrale per monitorare la congruità dei parametri e individuare correttivi migliorativi anche nel rispetto della dinamica degli appalti e delle ulteriori condizioni idonee ad incidere su incrementi salariali.
In un contesto complicato, dopo anni di conflitto, mobilitazioni e scioperi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs esprimono soddisfazione “per un rinnovo contrattuale che, dopo sette anni, chiude la lunga fase vertenziale, assicura incrementi salariali significativi e miglioramenti normativi per le lavoratrici e i lavoratori del settore”.
mercoledì 27 aprile 2022
venerdì 22 aprile 2022
sciopero del 2 maggio della vigilanza privata
L’Unal ha aderito ufficialmente allo sciopero della vigilanza privata del 2 maggio, proclamato per il mancato rinnovo del C.C.N.L. Scaduto ormai da sette anni.
Auspichiamo una massiccia partecipazione dei lavoratori con relativa astensione dal lavoro, è inutile lamentarsi e prendersela con i sindacati, quando sono prima i lavoratori, per fortuna non tutti che approfittano dell’astensione dal lavoro dei propri colleghi per effettuare nella giornata dello sciopero il doppio turno.
Francesco Pellegrino
Segretario Generale dell’Unal
martedì 8 marzo 2022
mercoledì 16 febbraio 2022
DOPO SETTE ANNI NON HANNO ANCORA TROVATO LA QUADRA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO, “SONO ANCORA TROPPO DISTANTI”!
copia del comunicato:
Nelle giornate del 14 e 15 febbraio si è svolto l’incontro per il CCNL Vigilanza Privata, alla presenza delle Segreterie Generali. Le Associazioni Datoriali hanno finalmente presentato la loro prima proposta in termini salariali che è stata giudicata largamente insufficiente dalle OO.SS.
In particolare, la proposta prevede l’erogazione di un aumento distribuito nell’arco di un periodo di vigenza quadriennale, con decorrenza da marzo 2022 in quattro rate fino al 31.12.2025; la proposta economica comunque non potrebbe superare quanto derivato dal parametro dall’IPCA. inoltre, non vi è disponibilità al riconoscimento del periodo pregresso, intercorso dalla scadenza del precedente CCNL ad oggi.
Sotto il profilo dell’impianto, la proposta non tiene conto dell’esigenza – da sempre espressa dalle OO.SS. – di recuperare il differenziale relativo al salario dei livelli di inquadramento dei servizi di sicurezza, che rischierebbe così di continuare a presentare i noti e conclamati problemi di insufficienza.
Come OO.SS., nel rimarcare tali incongruenze, giudicando nettamente insufficiente la proposta, abbiamo ribadito che l’aumento salariale deve tenere conto del lungo periodo trascorso e deve attestarsi ai valori retributivi medi ottenuti nei rinnovi contrattuali e che anche la collocazione delle tranche è punto importante per raggiungere nel periodo di vigenza contrattuale una massa salariale soddisfacente. Inoltre, bisogna che ci si attesti, a regime, a livelli retributivi dei Servizi di sicurezza ad importi coerenti con la
specificità di questa attività.
Purtroppo non è stato possibile sviluppare la discussione in quanto le Associazioni Datoriali hanno giudicato talmente ampie le distanze tra le posizioni da richiedere un supplemento di verifica al proprio interno circa la fattibilità del percorso negoziale.
Si è così stabilita una nuova sessione di trattativa per i giorni 1 e 2 marzo, sollecitando entro tale data anche la conclusione del confronto sulle materie del mercato del lavoro e dell’orario di lavoro, della contrattazione integrativa e del cambio di appalto: argomenti sui quali, dopo la discussione svolta il 9 febbraio, si era in attesa di comprendere il punto della mediazione conclusiva.
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